mercoledì 9 marzo 2011

Presentata in Regione l'Unione Cuochi di "Chi mangia la foglia)

ANCONA - Questa mattina in Regione si è tenuta una conferenza stampa per la presentazione dell’Unione Cuochi dell’associazione “Chi mangia la foglia”. Presenti tra gli altri, l’assessore regionale al Turismo, Serenella Moroder, l’assessore al Turismo della Provincia di Fermo, Guglielmo Massucci, il sindaco di Smerillo, Egidio Ricci, il coordinatore dei circuiti delle cucine tipiche locali dell’associazione, Noris Rocchi. Presenti anche rappresentanti della Provincia di Ascoli Piceno e dei vari comuni interessati.“L’iniziativa che presentiamo oggi – ha detto Moroder – ha avuto un assaggio alla Bit di Milano, proprio a testimoniare l’attrattività turistica che hanno la riscoperta delle tipicità e delle eccellenze locali. L’associazione che esprime l’Unione Cuochi ha anche il pregio di riscoprire la storia e le tradizioni. Le erbe nella cultura passata avevano un grandissimo valore, che oggi viene riscoperto anche dalle nuove generazioni.  Chi viaggia è spesso motivato dall’enogastronomia, dal paesaggio dall’ambiente, dalla cultura. Per questo, per una promozione efficace del territorio occorre integrazione tra le attività dei diversi assessorati e dei diversi livelli di governo, collaborando con i privati. Dobbiamo essere coesi, uniti come un equipaggio, così da essere in  grado di affrontare e attraversare anche mari burrascosi”.
“L’associazione “Chi mangia la foglia” oltre a riscoprire e consolidare le conoscenze della cucina tradizionale locale, va alla ricerca di proposte diversificate, ampliandone l’offerta, anche attraverso l’utilizzo delle migliori risorse stagionali, quali carni, ortaggi e pescato locale, a km zero attraverso la loro sapiente valorizzazione gastronomica”, ha detto Rocchi.
Durante l’incontro è stato approfondito il progetto Marchio QM e la sua applicazione ai servizi, come la ristorazione e l’agriturismo. Sono poi state illustrate le credenziali che fanno delle Marche una regione dove la qualità fa sistema: dieci produzioni Dop e Igt, con altre sette in arrivo, una ventina di vini a denominazione di origine, 46mila ettari e 2700 aziende dedicati al biologico.
“La promozione del territorio si fa condividendo e impegnandosi, un grazie ai cuochi e al lavoro svolto dalla Regione Marche, su questo versante. L’accoglienza è il miglior biglietto da visita di una comunità e il miglior modo per fidelizzare il turista”, ha detto Massucci.
“Istituzioni e privati insieme, facendo ciascuno il proprio mestiere, possono fare molto per lo sviluppo dei territori. Su questo punto importante è lavorare sulla formazione degli operatori”, ha detto Ricci.
Interessanti le proposte servite dall’Unione Cuochi. Dalle polentine di miglio, ceci e erbe aromatiche, al farro con cipollina e menta. E poi frittatine e tortine con formaggio e timo, cestini di pane con erbe e alici, involtini d’orata e verdure e molto altro, tra cui innovative proposte al tartufo.
Questi i comuni interessati dai vari circuiti delle cucine tipiche locali:
CIRCUITO DELLE ERBE
FANCAVILLA
MONTE SAN PIETRANGELI
MONTEFIORE DELL’ASO
MORESCO
PETRITOLI
SMERILLO
CIRCUITO DEGLI ORTI
MASSIGNANO
SPINETOLI
CIRCUITO STORIA ARTE GUSTO
FALERONE
CIRCUITO DEL TARTUFO
MONTEFALCONE APPENNINO

Attivo anche un sito internet www.chimangialafoglia.it per gli aggiornamenti sulle varie iniziative. (comunicato stampa)

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