SANT'ELPIDIO A MARE - “Soltanto un paese unito potrà affrontare la riforma federalista che deve valorizzare le diversità delle singole identità. Un federalismo solidale che deve unire e non dividere per non rendere vano lo spirito e il sacrificio dei nostri padri”. E’ questo il passaggio centrale dell’intervento del sindaco Alessandro Mezzanotte di mercoledì 16 marzo nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale nel corso della cerimonia in onore del 150° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia. Dopo il taglio del nastro che ha dato il via ufficiale alle celebrazioni e dopo l’esecuzione dell’Inno d’Italia c’è stato il saluto iniziale del Presidente del Consiglio Norberto Clementi, che ha anche chiesto all’aula di osservare un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione del 2 marzo scorso e per quelle del terremoto in Giappone.
A seguire il sindaco Mezzanotte ha parlato “dell’unificazione che fu un processo lungo e difficile, animato da un forte amore per la patria che determinò il sacrificio di tante vite umane per gli ideali di libertà e indipendenza. Anche la nostra regione diede un grande contributo all’unità e molti furono i marchigiani (ma anche elpidiensi) che parteciparono in maniera attiva al processo risorgimentale. Anche la nostra città ha sicuramente dato il suo contributo ed il suo tributo nel periodo risorgimentale per un’Italia veramente unita, come possono testimoniare i documenti dell’archivio comunale in mostra e le testimonianze di storici e cultori di storia locale. Mi auguro – ha concluso - che questa giornata possa, attraverso il contributo di tutti, far rivivere lo spirito e la tensione storica e politica degli anni antecedenti l’unità quando, a guidare i nostri patrioti, vi erano valori forti e radicati, idee e speranze dei quali dovremo oggi ritrovare l’ispirazione”.
Quindi Antonio Gramigna, Presidente dell’Ente Contesa del Secchio ha illustrato il programma allestito per il 2011 dall’associazione in occasione del 150° dell’Unità d’Italia. Subito dopo Giovanni Martinelli, presidente dell’Academia Elpidiana ha tratteggiato la figura di Candido Augusto Vecchi, fermano. Nell’aprile del 1860 Giuseppe Garibaldi fu ospite a Quarto, a Villa Spinola dove preparò la spedizione dei Mille, del fermano Vecchi che con lui visse l’epopea dell’Unità d’Italia.
La serata si è conclusa con la proiezione del film dal titolo “Viva L’Italia”, diretto da Roberto Rossellini e girato in occasione del centenario dell’Unità d’Italia (1961) e con i fuochi d’artificio tricolori dalla Torre Gerosolimitana.
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