venerdì 18 marzo 2011

150° Unità d'Italia. Cerimonia in sala consiliare

SANT'ELPIDIO A MARE - “Soltanto un paese unito potrà affrontare la riforma federalista che deve valorizzare le diversità delle singole identità. Un federalismo solidale che deve unire e non dividere per non rendere vano lo spirito e il sacrificio dei nostri padri”. E’ questo il passaggio centrale dell’intervento del sindaco Alessandro Mezzanotte di mercoledì 16 marzo nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale nel corso della cerimonia in onore del 150° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia. Dopo il taglio del nastro che ha dato il via ufficiale alle celebrazioni e dopo l’esecuzione dell’Inno d’Italia c’è stato il saluto iniziale del Presidente del Consiglio Norberto Clementi, che ha anche chiesto all’aula di osservare un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione del 2 marzo scorso e per quelle del terremoto in Giappone.
A seguire il sindaco Mezzanotte ha parlato “dell’unificazione che fu un processo lungo e difficile, animato da un forte amore per la patria che determinò il sacrificio di tante vite umane per gli ideali di libertà e indipendenza. Anche la nostra regione diede un grande contributo all’unità e molti furono i marchigiani (ma anche elpidiensi) che parteciparono in maniera attiva al processo risorgimentale. Anche la nostra città ha sicuramente dato il suo contributo ed il suo tributo nel periodo risorgimentale per un’Italia veramente unita, come possono testimoniare i documenti dell’archivio comunale in mostra e le testimonianze di storici e cultori di storia locale. Mi auguro – ha concluso - che questa giornata possa, attraverso il contributo di tutti, far rivivere lo spirito e la tensione storica e politica degli anni antecedenti l’unità quando, a guidare i nostri patrioti, vi erano valori forti e radicati, idee  e speranze dei quali dovremo oggi ritrovare l’ispirazione”.
Quindi Antonio Gramigna, Presidente dell’Ente Contesa del Secchio ha illustrato il programma allestito per il 2011 dall’associazione in occasione del 150° dell’Unità d’Italia. Subito dopo Giovanni Martinelli, presidente dell’Academia Elpidiana ha tratteggiato la figura di Candido Augusto Vecchi, fermano. Nell’aprile del 1860 Giuseppe Garibaldi fu ospite a Quarto, a Villa Spinola dove preparò la spedizione dei Mille, del fermano Vecchi che con lui visse l’epopea dell’Unità d’Italia.
La dott.ssa Simonetta Serrani dell’Archivio Storico Comunale ha invece illustrato i documenti (lettere, proclami, stampe, medaglie, manifesti) del periodo risorgimentale riguardanti la Città di Sant’Elpidio a Mare presenti nella mostra allestita fino al 25 aprile in orari di apertura degli uffici comunali nella Sala del Foyer del Palazzo Comunale (fra cui spicca la lettera autografa di Giuseppe Garibaldi del 1875 da Caprera ai cittadini elpidiensi per ringraziarli di aver fatto memoria della Presa di Roma del 1870). Una ventina i pezzi in mostra scelti per riconsegnare alla Storia i nomi dei cittadini di Sant'Elpidio impegnati nella lotta per l'Indipendenza: i volontari che nel 1848 si arruolarono per combattere gli Austriaci lungo il confine lombardo, quelli che il 4 e 5 novembre 1860 si espressero per le sorti del proprio territorio, se far parte cioè della monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II. I documenti ricordano e onorano i soldati che presero parte alle guerre d'Indipendenza, in particolare quella del 1866 al fianco di Giuseppe Garibaldi, le medaglie commemorative in argento raccontano la lotta per quell'ideale di libertà contro lo Straniero, il componimento autografo del poeta Luigi Cicconi quale grido di denuncia contro la barbarie del tiranno,
La serata si è conclusa con la proiezione del film dal titolo “Viva L’Italia”, diretto da Roberto Rossellini e girato in occasione del centenario dell’Unità d’Italia (1961) e con i fuochi d’artificio tricolori dalla Torre Gerosolimitana.   

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