Soricetti, Tarli, Rocchi |
FERMO - La provincia di Fermo cresce più in fretta di quanto non faccia quella di Ascoli Piceno: i dati rilevati da Confartigianato Imprese Fermo, in termini di nuovi iscritti nel corso dell’anno, permettono di disegnare un quadro positivo sul fronte dell’artigianato locale. Sono 296 i nuovi iscritti nella provincia di Fermo contro i 274 di Ascoli. Malgrado gli iscritti complessivi restino numericamente maggiori ad Ascoli (1905) piuttosto che a Fermo (1456), di anno in anno la crescita nel fermano è più rapida e le distanze tra le due province si accorciano. Sono questi alcuni dei dati che sono stati analizzati questa mattina nel corso della conferenza stampa di fine anno tenuta dal Presidente di Confartigianato Imprese Fermo, Luca Soricetti, assieme al segretario interprovinciale Guido Tarli e a Giorgio Rocchi, coordinatore sindacale che si occupa, in particolare, di autotrasporti. Dati che, letti nel dettaglio, confermano la diversità tra le due provincie: quella di Fermo caratterizzata da una massiccia presenza di artigiani del settore della moda, quella di Ascoli Piceno caratterizzata dal settore edilizio. I dati rilevati da Confartigianato sono stati letti in parallelo con quelli forniti dalla Camera di Commercio, relativi alla presenza di imprese artigiane nel territorio. Dati, questi ultimi, che – modulati sui primi tre trimestri dell’anno – parlano di una sostanziale crescita numerica: dalle 7400 aziende artigiane del primo trimestre si è passati alle 7441 del secondo fino alle 7457 del terzo. Analizzando poi i dati relativi alle iscrizioni e alle cessazioni, si nota un saldo negativo nel primo trimestre ma saldi positivi nei trimestri successivi.