venerdì 30 dicembre 2011

Crescono gli iscritti di Confartigianato Imprese Fermo

Soricetti, Tarli, Rocchi
FERMO - La provincia di Fermo cresce più in fretta di quanto non faccia quella di Ascoli Piceno: i dati rilevati da Confartigianato Imprese Fermo, in termini di nuovi iscritti nel corso dell’anno, permettono di disegnare un quadro positivo sul fronte dell’artigianato locale. Sono 296 i nuovi iscritti nella provincia di Fermo contro i 274 di Ascoli. Malgrado gli iscritti complessivi restino numericamente maggiori ad Ascoli (1905) piuttosto che a Fermo (1456), di anno in anno la crescita nel fermano è più rapida e le distanze tra le due province si accorciano. Sono questi alcuni dei dati che sono stati analizzati questa mattina nel corso della conferenza stampa di fine anno tenuta dal Presidente di Confartigianato Imprese Fermo, Luca Soricetti, assieme al segretario interprovinciale Guido Tarli e a Giorgio Rocchi, coordinatore sindacale che si occupa, in particolare, di autotrasporti. Dati che, letti nel dettaglio, confermano la diversità tra le due provincie: quella di Fermo caratterizzata da una massiccia presenza di artigiani del settore della moda, quella di Ascoli Piceno caratterizzata dal settore edilizio. I dati rilevati da Confartigianato sono stati letti in parallelo con quelli forniti dalla Camera di Commercio, relativi alla presenza di imprese artigiane nel territorio. Dati, questi ultimi, che – modulati sui primi tre  trimestri dell’anno – parlano di una sostanziale crescita numerica: dalle 7400 aziende artigiane del primo trimestre si è passati alle 7441 del secondo fino alle 7457 del terzo. Analizzando poi i dati relativi alle iscrizioni e alle cessazioni, si nota un saldo negativo nel primo trimestre ma saldi positivi nei trimestri successivi.

Dall’analisi dei dati si è passati a tracciare le linee d’intervento per il futuro. A segnare le linee sindacali che segneranno l’attività di Confartigianato nel futuro è stato Guido Tarli. “Cercheremo di puntare i riflettori sull’eccessiva burocratizzazione attualmente esistente – ha osservato – cerando di operare per migliorare il migliorabile. Abbiamo intrapreso un strada di collaborazione con le istituzioni e ci auguriamo di poter avere cambiamenti dal punto di vista delle lungaggini burocratiche. Un’altra questione che ci sta molto a cuore è quella dei ritardi dei pagamenti degli enti pubblici che provocano costi aggiuntivi alle aziende. Inoltre intendiamo operare per un miglioramento dei rapporti con le banche”.

Luca Soricetti, nel fare un bilancio dei suoi primi sei mesi da presidente, ha ricordato la battaglia per la tutela del 100% Made in Italy, le collaborazioni strette con le istituzioni del territorio e la volontà di continuare a puntare sulla formazione. “Vorrei anche che si aprisse un confronto ed un dialogo più serrato con gli associati – ha aggiunto Soricetti – affinché la nostra associazione possa essere sempre più da tramite tra gli associati e il territorio”. Soricetti ha poi voluto ringraziare i colleghi del direttivo fermano: Guido Tarli segretario interprovinciale, Andrea Sassetti Presidente dei Giovani Artigiani, Luca Torresi Delegato all’Innovazione delle Imprese di Confartigianato Interprovinciale Ascoli-Fermo, Rossano Trobbiani Presidente del Settore Benessere, Vincenzo Spinosi referente per il settore alimentare, Faraone Virgili referente per il settore edilizia, Graziano Di Battista, Luciano Santarelli, Claudio Mecozzi, Federico Palmoni e Gianni Baglioni.

Giorgio Rocchi, da parte sua, ha posto l’attenzione su problematiche che riguardano il settore autotrasporti ricordando che dal 23 gennaio è stato disposto il fermo per cinque giorni. “Molti sono i motivi che portano la categoria a protestare – ha osservato – e tra questi, senza dubbio, l'aumento insostenibile del costo del gasolio, la mancata mensilizzazione del recupero delle accise, i costanti aumenti dei premi assicurativi, dei pedaggi autostradali,  l'aumento delle giornate di divieto di circolazione, il rischio della cancellazione dei costi di sicurezza”. Le richieste di Confartigianato a tal proposito sono state presentate sul tavolo nazionale e domani, ad Ancona, si terrà un incontro con i parlamentari eletti per le Marche per affrontare con loro la delicata questione.

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