mercoledì 23 febbraio 2011

Gli ambientalisti contro la variante di via Beni

FERMO - La scorsa settimana il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Fermano ha presentato al Comune le proprie osservazioni sulla variante del nuovo insediamento residenziale e commerciale di Via Beni, vicino alla caserma dei Carabinieri.
Visto che la cittadinanza non sa affatto di che cosa si tratta, e già questo è un primo segno del modo di operare dell’amministrazione in tema di urbanistica, è bene qui ricordarlo: la proprietà dell’area vuole realizzare tre palazzi di cinque piani, un autosilo per 250 auto, più una struttura destinata a supermercato in quella che ora è un’area libera, posta in Via Alfredo Beni, tra la caserma dei Carabinieri e la Piscina Comunale.
In questa area vengono attualmente parcheggiate molte auto di utenti dell'ospedale e, come  molte altre aree libere della nostra città, stava lì, ferma, da molto tempo, aspettando che una colata di cemento prima o poi la ricoprisse.
La variante prevede palazzine alte il doppio di quelle esistenti dall’altra parte della strada, per un totale di circa 15 mila metri cubi; non prevede un minimo di verde, né privato né pubblico, ma solo una serie di parcheggi a raso e altri coperti; prevede il pagamento del parcheggio nell’autosilo a favore del privato costruttore, con un evidente aggravio di spesa per gli utenti dell'ospedale; prevede un collegamento sotterraneo con l’ingresso dell’Ospedale, che dista circa 200 m; e prevede un ascensore  la cui realizzazione è a carico del privato, ma soltanto fino all’importo di 300 mila euro, somma che è sicuramente insufficiente a realizzarlo; ed il resto chi ce lo metterà? Inoltre tutti i costi di manutenzione di questo impianto saranno totalmente a carico dell’amministrazione comunale, mentre il privato gode degli introiti. Inoltre il privato ottiene l’abbuono completo degli oneri di urbanizzazione secondaria, senza  realizzare alcuna opera del genere.
Ed i cittadini che cosa avranno in cambio? Cemento al posto di una possibile e necessaria area verde (ma non doveva esserci del verde pubblico in compensazione del giardino del Monterone che è stato trasformato in parcheggio?); aumento consistente di traffico e quindi di inquinamento, dovuto alle automobili dei circa 150 abitanti previsti nelle palazzine  oltre agli impiegati e fruitori dell'ospedale, diminuzione (se non scomparsa)  dei parcheggi liberi con un generale consistente peggioramento della  qualità della vita.
Di fatto ancora una volta assistiamo al prevalere dell’espansione urbanistica cieca e fine a sé stessa, con notevole vantaggio del privato e scarsissimo vantaggio del pubblico: un fenomeno che nella nostra città diventa ancora più incalzante e pericoloso in periodo pre-elettorale.
Le associazioni ambientaliste hanno chiesto lo stop a questa variante al P.R.G. e continueranno a mantenere viva la vigilanza su questo delicato argomento.

                     Il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste delFermano
Italia Nostra, Archeoclub, LIPU, Legambiente, WWF, R&V Territorio,
River Keeper, Movimento Decrescita Felice, Chi Mangia la foglia

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