sabato 26 febbraio 2011

Gian Mario Spacca: “Impegno forte della Regione per un territorio strategico per il turismo”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - “Il problema del punteruolo rosso è fortemente sentito dalla Regione. Del resto stiamo portando avanti un’intensa azione di promozione turistica e uno degli asset di questa azione è l’offerta di turismo balneare in cui San Benedetto con la sua Riviera delle palme ricopre un ruolo peculiare”. Così il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel suo intervento oggi a San Benedetto del Tronto al convegno “Il punteruolo rosso e gli altri fitofagi delle palme dell’Adriatico: quali soluzioni?” organizzato dall’Accademia dei Georgofili. “Già negli anni ’90 – ha detto Spacca – la Regione ha adottato un forte programma finanziario per il ripopolamento delle palme nella linea costiera tra San Benedetto e Grottammare. Oggi stiamo impegnando 310mila euro di risorse per difendere le palme dal punteruolo rosso. Proprio in considerazione del valore paesaggistico, ambientale e turistico della Riviera, il governo regionale è intervenuto sin dal primo manifestarsi del fenomeno, nel 2007: con decreto della Giunta regionale ha avviato una forte azione che è stata anticipatrice di provvedimenti adottati a livello nazionale”.
L’azione della Regione si è concentrata su monitoraggio, informazione, massima riduzione della contaminazione. “Fondamentale, ora – ha aggiunto Spacca – è la ricerca di nuove possibilità di cura. In questo senso abbiamo coinvolto anche l’Assam presso cui è stato istituito un centro che, operando in rete con l’Università e altre realtà di carattere nazionale, sta affrontando il problema”. All’Assam 21 ispettori fitosanitari e 7 tecnici sono impegnati nella prevenzione, monitoraggio e ricerca sul fenomeno del punteruolo rosso e degli altri fitofagi. “Un forte impegno – ha concluso Spacca – che nasce anche dalla considerazione del valore economico delle palme per questo territorio. I risultati sono soddisfacenti: l’area colpita è infatti rimasta contenuta (sono 15 i Comuni interessati, ndr) e, soprattutto, la dinamica di espansione del fenomeno è lenta al confronto delle altre regioni, con 899 piante colpite al 31 dicembre scorso. Ora vogliamo passare alla fase successiva, quella della ricerca, che dovrà coinvolgere gli ambienti scientifici. In questo senso convegni come quello di oggi sono molto importanti. Da parte sua la Regione non farà mai mancare il suo supporto, intervenendo anche, se necessario, con una nuova azione di ripopolamento per supportare l’immagine della Riviera delle palme”.

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