L’Ebam (Ente Bilaterale Artigianato Marche) importante strumento per lo sviluppo dell’artigianato

FERMO - L’Ebam - ente nato dagli accordi interconfederali tra le associazioni imprenditoriali, Confartigianato, Cna, Casa e Claai e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil – anche nel territorio fermano si è dimostrato come un fondamentale strumento per lo sviluppo e la promozione dell’artigianato. Con più di 1.500 imprese coinvolte nel fermano (a livello regionale sono, complessivamente, quasi diecimila), l’Ebam, attraverso la concertazione e la partecipazione, riesce a dare un valore aggiunto ai processi sociali e produttivi.

In termini concreti, l’Ebam organizza i vari Fondi che rappresentano gli strumenti economico-finanziari per erogare prestazioni e servizi alle imprese artigiane e ai loro dipendenti.

Ad esempio, grazie all’Ebam hanno avuto accesso al Fondo di sostegno al reddito (Fsr), che ha il compito di salvaguardare la professionalità delle imprese e dei loro dipendenti, ben 1.439 imprese fermane (con complessivi 6.161 dipendenti). E questo in concreto significa anche l’ottenimento di incentivi all'occupazione, sostegno alle imprese nei casi di calamità naturali, supporto all'innovazione tecnologica e agli interventi rivolti all'ambiente e alla sicurezza, sostegno ai lavoratori con indennità in caso di sospensione o riduzione dell'orario di lavoro.

C’è poi il Fondo rappresentanza sindacale (Frs), che ha il compito di promuovere le rappresentanze sindacali sul territorio e assicura l'assistenza contrattuale sia ai lavoratori sia alle imprese, di cui hanno beneficiato, sempre grazie all’Ebam, 1.432 imprese per un totale di 5.638 dipendenti. Sempre restando sul dato fermano, 1.060 imprese (3.333 dipendenti) hanno ottenuto attraverso l’Ebam il Fondo per il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e 435 aziende (1.227 dipendenti) hanno usufruito del Fondo Ebna, riferito alle imprese aderenti attraverso il nuovo versamento F24.

Cifre che confermano, anche nel territorio fermano, come l'ente bilaterale regionale - che vede tra i principali protagonisti la Confartigianato - sia ormai diventato il centro delle relazioni e si proponga come strumento fondamentale di integrazione allo stato sociale e di promozione per lo sviluppo del settore.